Il falegname, un mestiere antico

Il falegname è un mestiere nobile e antichissimo, le sue origini si fanno risalire alla notte dei tempi. Sembra infatti che quella del falegname sia una delle professioni più antiche dell’ uomo, proprio perché il legno è un materiale che abbiamo sempre avuto a disposizione e ben presto abbiamo imparato ad usarlo e conoscere. Lavorare il legno per i nostri antenati significava sopravvivere: dal legno sono state costruite armi, ripari sicuri, e poi ruote e ponti. Forse non ci abbiamo mai pensato ma il debito che nutriamo nei confronti dei primi falegnami della storia è impagabile.

Storia antica della falegnameria

La storia della falegnameria, convenzionalmente, viene fatta risalire all’ 8000 a.C., quando i primi strumenti di lavoro furono costruiti a partire da un pezzo di legno lavorato. Secondo gli storici è innegabile l’ importanza che la falegnameria ha avuto nella progettazione e nella costruzione degli edifici di Stonehenge e dei templi dell’ antica Grecia. I falegnami dell’ antico Egitto hanno lasciato numerose testimonianze della loro abilità, dalle quali si evince che già nel 2000 a.C. utilizzavano rudimentali strumenti di falegnameria in bronzo come squadre, morse, seghe, martelli, ecc.. Possiamo ancora ammirare alcune opere di carpenteria realizzate dai falegnami giapponesi nel VII secolo. Nel Medio Evo si iniziano ad usare i primi strumenti di falegnameria in acciaio. In questo stesso periodo, in seguito al disboscamento delle foreste, il legno divenne un materiale sempre più costoso ed è per questo che le industrie di oggi fanno un uso sempre maggiore di materiali compositi come, per esempio, il compensato, il truciolato e il cartonfibra. Da questo momento in poi la professione del falegname si è evoluta al passo degli altri settori a cui è da sempre legata, come la metallurgia, le scienze, ecc…
Secondo gli storici la fine della falegnameria antica risale al periodo tra la fine del 1700 e il 1800 quando le prime macchine elettriche – seppur rudimentali – fanno ingresso nelle botteghe di questi grandi artigiani. Oggi il falegname è l’artigiano che lavora il legno per fabbricare o riparare mobili, infissi, e ogni tipo di struttura in legno. Anche se l’ industria ha preso il sopravvento su questo tipo di attività, le tecniche tradizionali vengono impiegate in ambiti di nicchia specifici come l’ ebanisteria, l’ intarsio artistico e la produzione di mobili su misura.

Il Falegname in Italia

Il falegname più celebre della storia è sicuramente San Giuseppe. Questo basta per far comprendere il ruolo che la falegnameria ha avuto nella storia del nostro Paese, dove il nome Giuseppe è diffuso da Nord a Sud. Si è stimato che in Italia tra la Prima e Seconda Guerra Mondiale ci fosse almeno un falegname per famiglia. Negli anni Sessanta, poi, anche la falegnameria visse il suo “boom”, così le botteghe di artigiani e maestri del legno, specializzati in ebanisteria o intarsio, sorsero in tutto il Bel Paese. Nei decenni a seguire la maestria dei nostri artigiani non fu più sufficiente a contenere l’ industrializzazione internazionale del settore, solo i laboratori al passo con i tempi, integrando i nuovi macchinari a le tecniche tradizionali di carpenteria, sono riusciti a sopravvivere.
In che stato verte il settore della falegnameria in Italia oggi? Difficile dirlo, ma una risposta ci arriva da una statistica diffusa dal Sole 24 ore di recente, secondo cui l’ 83% dei posti di lavoro nel settore della falegnameria in Italia nel 2013 non è stato occupato. Un mestiere un po’ snobbato? Decisamente! Eppure la storia della falegnameria italiana in più occasioni ha dato luce a tutta la creatività e il saper fare dei nostri grandi maestri artigiani. Forse è proprio da qui che dobbiamo ripartire, da ciò che l’ Italia sa far bene e ha sempre fatto con eccellenza.

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